LA PALLAMANO
La pallamano è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 m e 20 m. Viene definito il più veloce gioco di squadra con la palla oppure anche il più atletico degli sport di squadra. Le due formazioni, composte da sette giocatori ciascuna, devono realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria. Le partite si disputano in due tempi da trenta minuti. Le regole La pallamano è uno sport che contrappone due squadre di sette giocatori. Ciascuna partita si disputa in due tempi di trenta minuti ciascuno. Lo scopo del gioco è segnare il massimo dei goal nella porta avversaria. Il pallone non può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare in area del portiere o comunque, se tira in corsa, il giocatore può entrare saltando nell’area del portiere ma rilasciando la palla prima che tocchi con una parte del corpo, il suolo entro l’area di porta. Vi sono delle sospensioni temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di due minuti. Alla terza esclusione temporanea, il giocatore è squalificato per il resto dell’incontro. Abbiamo il fallo dai nove metri che viene battuto con la difesa a 3m dalla palla e l’attacco tutto al di fuori della linea dei 9m e il tiro dai 7 m detto comunemente “rigore” che viene effettuato con un piede sulla linea dei 7 metri (senza toccarla) e con solo il portiere davanti, il quale non può superare i 4 metri della porta. I giocatori e i loro ruoli I ruoli dei sette giocatori in campo sono: portiere, centrale, pivot, terzino destro, terzino sinistro, ala destra e ala sinistra. È preferibile che nelle posizioni nelle zone destre del campo (ala destra e terzino destro) giochino giocatori mancini e nella posizione opposta (ala sinistra e terzino sinistro) giocatori destrorsi. Per il centrale la mano di tiro è indifferente. La disposizione degli attaccanti ad attacco schierato è un trapezio che ha per vertici le ali ed i terzini, mentre il pivot va a posizionarsi all’interno del dispositivo difensivo di fianco o di spalle al portiere avversario. – Il portiere ha il ruolo principale in questo sport poiché, oltre che essere il primo dei difensori, dovendo difendere la porta, è anche il primo degli attaccanti, dovendo velocemente lanciare la palla ai suoi compagni sia in caso di gol subito o no. Il portiere della pallamano utilizza tecniche diverse da quelle del portiere di calcetto. Infatti mentre quest’ultimo si tuffa per parare il tiro il portiere di pallamano si interpone tra il tiratore e la porta in modo da chiudere l’angolo di tiro all’attaccante. Di regola non si lancia quindi verso la palla ma copre la porta con movimenti rapidi delle braccia e delle gambe. Vi sono poi tecniche particolari come la cosiddetta “pelle d’orso” con la quale il portiere si lancia verso l’attaccante in maniera improvvisa aprendo al massimo le braccia e le gambe, chiudendogli lo specchio di tiro. Questa tecnica è però utilizzata solo per tiri molto ravvicinati o quando si vuole fare un tentativo disperato per evitare di prendere goal. Inoltre esistono delle varianti della pelle d’orso come la mezza pelle d’orso dove si stendono al massimo solo il braccio e la gamba del lato destro del corpo o solo quelle del lato sinistro – centrale è un ruolo base di una formazione di pallamano. Il centrale deve essere un giocatore dalla grande resistenza fisica, dato che è spesso sottoposto a falli da parte dei giocatori avversari, e deve anche essere molto veloce. La sua posizione in campo è in genere centrale di fronte al portiere avversario ed al pivot compagno di squadra (che normalmente gioca con le spalle rivolte alla porta avversaria), qualora non si giochi in doppio pivot. Il ruolo del centrale nella pallamano è simile a quello del playmaker nel basket, in quanto ha la funzione di circolare il pallone e dirigere il gioco a seconda degli schemi, guidando l’attacco della squadra. In genere è anche un giocatore che finalizza molto in gol. – Il pivot è uno dei ruoli di base della pallamano. Questo giocatore, grazie alle posizioni che assume in mezzo alla difesa avversaria, è in grado di creare la superiorità numerica della propria squadra e fare spazio ai compagni. Riceve i palloni dal resto dell’attacco e, ponendosi oltre i difensori avversari, praticamente all’altezza della linea dell’area di rigore 6 metri, può tirare in porta. Oltre al ruolo, riveste importanza anche l’aspetto atletico di chi ricopre questa posizione, dato che il giocatore deve possedere la prestanza fisica per “bloccare” la difesa avversaria e per questo subisce continuamente fallo. – Il terzino della pallamano è colui che sta alla destra o alla sinistra dei difensori centrali, come i terzini nel gioco del calcio, ed è colui che segue l’azione offensiva stando sempre ai lati del campo, in modo di creare una nuova azione partendo dal lato in cui si trova (destra o sinistra). Il terzino quindi è colui che corre di più, infatti corre avanti e indietro per tutto il campo. – Nella pallamano, le ali giocano alle estremità destra e sinistra del semicerchio contraddistinguente l’area del portiere. In genere, si tratta di giocatori molto veloci, dotati di buone capacità di ripartenza ed un tiro più preciso che potente. Dovendo le ali, infatti, tirare con una visuale piuttosto ristretta dell’angolo di porta, è preferibile che cerchino di “spiazzare” il portiere con tiri imprevedibili. Il terreno di gioco Il terreno è di forma rettangolare, comprende una superficie di gioco e due aree di porta, misura 40 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza. Il portiere è il solo autorizzato a trovarsi nell’area di rigore eccetto che per uscire al fine di neutralizzare contropiedi o addirittura attaccare per creare superiorità numerica. La porta La porta è posta al centro della linea di fondo e misura all’interno due metri di altezza e tre metri di larghezza. L’area di porta L’area di porta è delimitata da una linea lunga tre metri tracciata a sei metri di distanza dalla porta, parallelamente alla linea di fondo, e continuata ad ogni estremità da un quarto di cerchio di sei metri di raggio che ha come centro lo spigolo interno posteriore di ogni montante della porta. La linea che delimita la superficie è definita come linea dell’area di porta e fa parte dell’area stessa. Nessun giocatore tranne il portiere può toccare terra in quest’area in fase di gioco (ad esempio un difensore mentre sta cercando di fermare un attaccante in fase di tiro della palla in porta o un attaccante in possesso di palla) pena un tiro di punizione contro la sua squadra. I tiri Tipologie di tiri adoperate possono essere: • tiro diretto • pallonetto/colombella, aspettando l’uscita del portiere • tiro a “girella”, ovvero un tiro ad effetto, che pare uscire dallo specchio della porta, per poi insaccarsi in rete. È un tiro molto debole, ma imprevedibile • tiro in Erett, dal nome del primo giocatore ad effettuarlo, effettuato in genere dalle ali non di mano, che sfruttano la curvatura del corpo per evitare il portiere altre tipologie di tiro • doppio appoggio • elevazione • estensione • tuffo Tiro in doppio appoggio Tiro effettuato in appoggio su tutti e due piedi con una accentuazione del piegamento della gamba anteriore opposta al braccio che tira. È utilizzato quasi esclusivamente dai tre giocatori che giostrano frontalmente alla porta avversaria (il centrale ed i due terzini), molto raramente anche dal pivot, praticamente mai dalle ali. Tiro in elevazione Il tiro in elevazione si effettua dalle zone centrali cercando di superare in altezza la difesa avversaria, dalle ali e dal pivot per conferire più slancio e forza alla conclusione a rete. Tiro in estensione Il Tiro in estensione (comunemente detto Erett, dal nome del giocatore che per primo si specializzò in questo tiro) si effettua estendendo il corpo lateralmente allo scopo di evitare il più possibile l’intercettazione della palla da parte della difesa avversaria. È uno dei tiri che contraddistingue il ruolo del pivot, ma viene usato spesso anche dal centrale o dall’ala contromano. Tiro in tuffo Il tiro a tuffo permette di accorciare la distanza fra il lanciatore e la porta ritardando l’abbandono del pallone, il quale avviene appena prima del contatto col suolo. Lo si effettua sia in tiri da fermo che durante le azioni di gioco: tale tipo di tiro è una caratteristica del giocatore che occupa il ruolo di pivot e che gioca in attacco inserito fra i difensori della squadra avversaria, cercando di ostacolare i movimenti di scorrimento difensivi eseguendo blocchi; quando riesce ad impossessarsi della palla esegue appunto il caratteristico tiro in caduta o in tuffo. Talvolta viene usato anche dalle ali. Spesso usato anche nei tiri dai 7 metri, il rigore, per rallentare il tiro e deconcentrare il portiere Tiro dai sette metri (rigore) Il tiro dai sette metri viene accordato per un fallo che impedisca il concretizzarsi di una chiara occasione da rete. Nel tiro dai sette metri, come nel tiro di punizione, almeno una parte di un piede del tiratore deve rimanere a contatto con il suolo e non deve oltrepassare o calpestare la linea del rigore. Il portiere potrebbe essere fuori dalla porta, per coprirla meglio, ma non può uscire oltre i 4 metri.